CERCA NEL SITO
#
#
#

UVA APIRENA: INNOVAZIONI VARIETALI E BREVETTI

Parte I - importanza del brevetto per le uve apirene

Il rinnovamento varietale delle uve apirene oltre a problematiche tecnico-colturali pone questioni di tipo giuridico. Molte delle uve apirene sono varietà brevettate pertanto l'utilizzo di queste varietà non è libero ma è condizionato da regole imposte dal detentore del brevetto (privativa vegetale) sia esso un Ente Pubblico o un privato.
Il brevetto condiziona l'intera filiera dell'uva da tavola (produzione, commercializzazione e distribuzione) poiché ha effetto sull'intera pianta e quindi interessa anche i frutti.
Il brevetto non rappresenta né un ''intralcio'' né un ''costo'' per la coltivazione ma, essendo il risultato di un'attività di ricerca avanzata, garantisce all'innovazione un incremento di valore economico che ricade su tutti gli attori della filiera.
Il brevetto garantisce agli attori della filiera la protezione legale della varietà, dalla moltiplicazione delle piante fino alla vendita dell'uva.
La privativa per le varietà vegetali per la vite (Vitis) ha una durata di 30 anni.
L'Organismo che, a livello dell' Unione Europea, valuta l'originalità della varietà e ne garantisce la protezione giuridica è il CPVO (ufficio comunitario delle varietà vegetali).
Il brevetto è un titolo giuridico che conferisce al titolare il diritto esclusivo di realizzare e commercializzare la propria varietà e, di conseguenza, il potere di impedire a terzi di produrre, commercializzare, vendere ed usare a fini economici la varietà protetta da brevetto.
A stabilire le regole per l'utilizzo della nuova varietà è, pertanto, il detentore del brevetto.
Le diverse tipologie di sfruttamento della varietà prevedono, in ogni caso
- la sottoscrizione di un contratto di coltivazione che riporti l'ubicazione catastale dei terreni e il numero di piante concesse in coltivazione;
- il pagamento di un compenso (royalty) al titolare del brevetto.
I proventi del brevetto consentiranno di finanziare ulteriori ricerche


dr. Stefano Somma

Per contattarci cliccate qui