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ANALISI FOGLIARE - ANALISI DEGLI ORGANI VEGETALI
L'analisi degli organi vegetali (per la maggior parte analisi fogliare) si rivela un utile strumento nelle mani del tecnico per
- verificare se manifestazioni di sofferenza o anomalie vegetative e produttive delle piante coltivate, anche non accompagnate da espliciti sintomi visibili, siano dovute a carenze o eccessi di nutrienti, anche incipienti;
- verificare se la mancata risposta alla somministrazione di un elemento sia dovuta ad un mancato assorbimento dello stesso o se sia stato un consumo di lusso, ossia un apporto del tutto superfluo al fine di migliorare la crescita o la produzione;
- controllare, mediante la stima del reale stato nutrizionale delle piante, l'efficacia delle pratiche di concimazione in termini di quantità, forma, epoca e modalità di distribuzione dei concimi;
- approfondire la conoscenza circa i momenti di maggiore o minore fabbisogno dei diversi nutrienti, in relazione alle fasi fenologiche della coltura e alle condizioni ambientali, al fine di ottimizzare gli interventi di fertilizzazione e di fertirrigazione in particolare;
- approfondire la conoscenza circa le variazioni dei livelli nutrizionali della coltura in relazione alle diverse pratiche colturali, alle condizioni pedoclimatiche, agli altri fattori di produzione.
L'analisi degli organi vegetali (generalmente le foglie) permette al tecnico di ottenere informazioni utili per valutare, alla luce dei diversi fattori produttivi, lo stato nutrizionale di una pianta al momento del prelievo, nell'ambiente pedoclimatico e colturale in cui è allevata. Non fornisce invece informazioni dirette circa le cause di disordini nutritivi eventualmente riscontrati. Tali cause andranno ricercate nel suolo (livelli di disponibilità dei nutrienti, antagonismi o sinergismi, condizioni idrologiche del suolo, ecc.), nell'ambiente (temperatura, luminosità, umidità, ecc), nella pianta (condizioni dell'apparato radicale, anomalie del flusso linfatico, equilibrio vegeto-produttivo, stato sanitario, ecc), nelle pratiche colturali (irrigazione, potatura verde, lavorazioni, ecc).
Nella comune pratica agronomica l'analisi degli organi vegetali riguarda un solo organo prelevato da più piante, sempre da una determinata posizione e in una determinata fase fenologica.
L'organo interessato, (generalmente le foglie ma anche i piccioli o l'estremità dei germogli), è quello considerato più idoneo a ritrarre, con una approssimazione accettabile, lo stato nutrizionale della pianta.

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